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Recensione

Ufficio Stampa del S.O.R.I
Genitori
Lâappellativo di genitori sempre piÃ¹ spesso viene usato impropriamente con leggerezza e senza tributargli il rispetto che gli si deve. Ormai genitori Ã¨ diventato un termine di uso comune, fin troppo, visto che adesso si sta cercando di stravolgere completamente il senso della parola e il significato di famiglia. Genitore infatti significa esattamente colui che genera, cioÃ¨ che crea una vita e la fa germogliare, dando cosÃ¬ esistenza ad un altro essere umano e questo avviene con lâatto sessuale tra uomo e donna, che ora piÃ¹ che mai viene sempre piÃ¹ spesso considerato solo come atto di piacere puramente fisico. Invece a mio parere, anche se posso sembrare allâantica ma non me ne vergogno, un tempo veniva considerato il piÃ¹ sublime atto dâamore tra uomo e donna (e non tra persone dello stesso sesso) che decidono di vivere insieme e creare una famiglia, dando continuitÃ alla loro stirpe e alla specie.
Ho notato che un desiderio dellâessere umano Ã¨ indubbiamente quello di perpetuarsi, di dare continuitÃ alla discendenza, di generare nuova vita. Un tempo tutto era piÃ¹ chiaro, semplice, puro ma ora Ã¨ tutto confuso, distorto, le leggi di Dio non vengono piÃ¹ rispettate, infatti vogliono addirittura abolire le parole padre e madre, sostituendole con genitore 1 e genitore 2. E per cosa? PerchÃ© lâuomo si crede tanto forte e onnipotente da essere soprannaturale, da andare contro Dio senza doverne pagare poi in futuro, o al termine della sua esistenza, le conseguenze. Questo vale non solo per i figli adottati che prima o poi, nonostante le cure amorevoli delle persone che li hanno cresciuti come loro figli, sentono il richiamo irresistibile della conditio sanguinis cioÃ¨ il richiamo del sangue, dei veri germogliatori della vita.
Infatti il legame di sangue Ã¨ qualcosa che non si puÃ² spezzare nÃ© dimenticare. GesÃ¹ stesso Ã¨ stato generato da Maria per opera dello Spirito Santo, perÃ² lei come madre lo ha accolto in sÃ©, lâha fatto germogliare e prosperare nel proprio corpo fino a darlo alla luce a Betlemme. GesÃ¹ per primo Ã¨ stato sottomesso alle leggi della natura, allâordine che lui stesso, insieme a Dio Padre, ha creato. Ora invece lâuomo vuole a tutti i costi stravolgere questo ordine naturale e la cosa peggiore Ã¨ che non si capisce il perchÃ© e da dove viene questo desiderio ossessivo di manipolare la genetica e la natura. Forse per dimostrare che lâuomo Ã¨ diventato addirittura piÃ¹ potente, piÃ¹ saggio e lungimirante di Dio stesso? Oppure per dimostrare che lâuomo puÃ² creare il caos nel mondo?
Infine câÃ¨ una terza ipotesi, quella piÃ¹ brutta, la piÃ¹ spaventosa e inaccettabile. Lâuomo Ã¨ determinato a far sparire lâidentitÃ del genere umano che un giorno non si potrÃ piÃ¹ identificare nÃ© nellâappellativo di genitori e figli nÃ© tantomeno in quello di uomo e donna. Siamo avviati su una strada di omologazione pronta a distruggere ciÃ² che lâessere umano ha di piÃ¹ importante: la sua identitÃ di cui Ã¨ sempre alla ricerca. Infatti fin da piccoli una delle prime cose che si imparano Ã¨ pronunciare il proprio nome, in quanto Ã¨ la prima cosa che viene chiesta, da adulti Ã¨ la prima cosa che si dice per presentarsi. Inoltre sono convinta che sapere il nome di una persona equivale un poâ ad appartenerle, in quanto ti appropri della sua identitÃ conoscendone il nome e il ruolo.
Avendo tali informazioni non Ã¨ piÃ¹ un essere umano indistinto tra la moltitudine, ma diventa una persona specifica con un nome, un volto e un ruolo.
Ed Ã¨ proprio questo che i potenti di oggi vogliono distruggere, cominciando fin dalla nascita, permettendo a tutti di partorire, privandoli cosÃ¬ del loro ruolo e del loro scopo anche nellâatto di far germogliare e quindi seminare una nuova vita. Niente potrebbe essere piÃ¹ sublime che farlo come vuole la natura, sperando che uomo e donna in quellâatto si donino anche tenerezza e piacere. Ma ormai la societÃ Ã¨ fuori controllo e come se non bastasse, va sempre piÃ¹ contro le leggi di Dio, lo dimostra il fatto che sempre meno si usa il termine padre e madre, che Ã¨ un modo meno familiare di papÃ e mamma, ma piÃ¹ solenne, che richiama allâidentitÃ e al compito degli individui che hanno realmente contribuito alla nascita di un altro essere umano.
Ormai chi continua a rispettare la natura sono gli animali, che nutrono per lei ancora quellâantico rispetto che lâessere umano ormai troppo âevolutoâ e troppo egocentrico sta dimenticando. Gli animali non adottano, non tradiscono, sanno rispettare e aspettare i tempi della natura. CâÃ¨ chi crede che chi non puÃ² avere figli biologici sia perchÃ© in una vita precedente ne ha avuti molti e si deve riposare oppure perchÃ© nel disegno di Dio una stirpe si deve estinguere. Dâaltronde bisogna affrontare questa realtÃ per quanto cruda e dura possa essere: su questa terra niente Ã¨ destinato a durare per sempre. Proprio per questo gli uomini e le donne che ancora popolano questo pianeta dovrebbero avere sempre piÃ¹ riguardo per i genitori, le leggi di natura e soprattutto lâadorazione e la venerazione verso Dio Padre che ha creato tutto e sa tutto, quindi sa sempre cosa Ã¨ meglio per noi.
Ma Ã¨ proprio questo a cui lâuomo sembra volersi ribellare, non accetta un Dio onnipotente che sa cosa Ã¨ meglio per lui. Lui stesso vuole plasmare a sua immagine e somiglianza la natura, dimenticando che va contro i principi della creazione e dellâuniverso. Ecco perchÃ© io prego e spero in una riscoperta, prima che sia troppo tardi, di questi valori e soprattutto dellâappellativo di genitore, che dovrebbe essere per i figli il piÃ¹ amato e rispettato e dovrebbe portare a guardare al genitore con ammirazione, umiltÃ e riconoscenza per colui che ha permesso e ti ha dato la vita insieme alla benedizione di Dio. Questa Ã¨ la natura, questa Ã¨ la storia, questa dovrebbe essere la mentalitÃ degli esseri umani.
Spero con tutto il cuore che il termine di genitore venga rivalutato e usato con piÃ¹ rispetto, quel rispetto che secoli fa non mancava, anzi era uno dei fondamenti della famiglia, in quanto vedere la madre e il padre un gradino sopra di te faceva in modo che tu imparassi la prima lezione della natura e cioÃ¨ che i successori di carne e sangue devono avere sempre rispetto per coloro che sono venuti prima e sanno di piÃ¹. Anche questo fa parte della natura e delle regole di Dio: onora il padre e la madre, riconoscendone lâautoritÃ , il ruolo e la superioritÃ . Spero che lâuomo arrivi a una fase di decentramento da se stesso per ricordare veramente ciÃ² che Ã¨ piÃ¹ importante e ciÃ² che ha permesso per secoli al genere umano di perpetuarsi, non solo lâamore e lâatto fisico fra uomo e donna, ma anche i sentimenti che li hanno spinti a fare tale atto e la responsabilitÃ che implica creare una nuova vita, sia dal punto di vista legale che di sangue, un legame inscindibile che nessuno potrÃ spezzare. PerchÃ© per quanto lâuomo desideri farsi come Dio, non potrÃ mai eguagliarlo e non sarÃ mai piÃ¹ forte di questi legami che provengono dalla sua santa mano e vanno considerati unici, inscindibili e inalienabili, cosÃ¬ come Ã¨ il genere umano, unico e di cosÃ¬ alto valore che non ha prezzo. Ã questo che lâuomo deve capire prima che sia troppo tardi e prima che venga definitivamente tolta agli uomini e alle donne la loro identitÃ che cercheranno sempre, anche i piÃ¹ vecchi e ammalati, anche chi Ã¨ colpito da una malattia demenziale cerca sempre di riconoscere il proprio riflesso nello specchio, perchÃ© sapere chi siamo ci aiuta ad essere la cosa piÃ¹ importante: noi stessi.
Rita Coruzzi
Ministro alla Cultura e Responsabile Ufficio Stampa del S.O.R.I

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